Giulia Napoleone
Giulia Napoleone è nata a Pescara nel 1936. Compie studi artistici e si diploma a Roma nel 1957. Inizia a incidere nel 1962. Frequenta dal 1965 la Sala Studio della Calcografia Nazionale di Roma, segue un corso di perfezionamento in tecniche grafiche presso il Rijksmuseum di Amsterdam (1967), partecipa ai Corsi Internazionali di Urbino (1976, 1977, 1983). Ha insegnato al I Liceo Artistico di Roma, all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, alla Calcografia Nazionale di Roma, all’Università de la Laguna, Tenerife (Spagna), alla PUSA University, Aleppo (Siria). È Accademico Nazionale di San Luca.
Ha tenuto, in Italia e all’estero, mostre personali in vari musei e gallerie private. Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali: XI e XII Quadriennale di Roma, Triennale di Milano, Triennale de Il Cairo, Biennali di Cracovia, Lubiana, Seoul, Osaka, Praga.
Mostre antologiche alla Biblioteca Sormani, Milano 1983, Musée des Beaux-Arts de la Ville, Le Locle, Svizzera 1990, Palazzo Martinengo, Brescia 1995, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma 1997, Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera 2001. Le sue incisioni, dal 2011, fanno parte delle collezioni del Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, Firenze.
Adonis
Adonis, 1º gennaio 1930) è un poeta e saggista siriano.
Studia dapprima all'Università di Damasco e poi all'Università Saint Joseph di Beirut. Nel 1957 pubblica la prima raccolta poetica che viene accolta con favore e che gli vale la stima del poeta libanese Yūsuf al-Khāl (sotto lo pseudonimo di Unsī al-Ḥajj) il quale lo invita a contribuire alla nascita della rivista Shiʿr (Poesia).
Adonis è stato attivissimo nel dibattito politico-culturale, estetico e filosofico. Insieme al poeta iracheno Badr Shākir al-Sayyāb e al palestinese Jabrā Ibrāhīm Jabrā è tra i fondatori del gruppo Tammuzi, dal nome della divinità babilonese, appunto per simboleggiare la volontà di una rinascita culturale araba, rileggendone il patrimonio (sia quello islamico che quello del Vicino Oriente antico) in una chiave non nazionalistica o religiosa, ma di apertura alla modernità. In quest'ambito si pone, per l'approccio innovativo, anche l'antologia della poesia classica araba curata dallo stesso Adonis.
Gli anni sessanta sono anche quelli di importanti opere poetiche - tra cui i Canti di Mihyār il damasceno (1961), scritto dopo un lungo soggiorno parigino e Il teatro e gli specchi (1968) - e della fondazione di nuove riviste quali Afāq (Orizzonti) nel 1964 e Mawāqif (Posizioni) nel 1968 in cui vengono ospitate sperimentazioni poetiche, poesie in arabo dialettale, traduzioni dalle maggiori esperienze poetiche contemporanee (Rilke, Rimbaud, Eliot) e poemi in prosa.
L'opera di Adonis è stata tradotta in molte lingue. Tra le più significative raccolte poetiche si segnalano: Qālat al-Arḍ (1952; Disse la terra), Aghānī Mihyār al-Dīmashqī, (1961; I canti di Mihyār al-Dimashqī), Qabr min ajal New York (1971; Una tomba per New York), Kitāb al-Ḥisār (1986; Il libro dell'assedio), Introduzione alla poetica araba (1992), Poesie (1993), Sijjīl (2000), Mūsīqā al-ḥūt al-azraq (2005; La musica della balena azzurra), alMuḥīt al-aswad (2006, L'oceano nero [1][collegamento interrotto]).
Nel 1995 ha vinto il Prix Méditerranée per Soleils seconds, (Ed. Mercure de France)[1].
In Italia gli è stato assegnato nel 1999 il Premio Nonino per la poesia.[2] Nel 2000 gli è conferito il Premio LericiPea per l'Opera Poetica[3] e nel 2008 ha ottenuto un riconoscimento alla carriera da parte del Festival internazionale di poesia civile di Vercelli.[4] È stato
più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura.
Nel 2011 ha vinto il Premio Goethe[5].
Opere tradotte in lingua italiana
Poesia
Poesie in: Adonis-Zach Natan, Poesie (1993, Quasar, Gemina)
Desiderio che avanza nelle mappe della materia, traduzione di Fauzi Al Delmi, introduzione di Mario Nicolao, Genova, Edizioni San Marco dei Giustiniani, "Poeti della Riva Sud
del Mediterraneo", 1997.
Nella pietra e nel vento (1999, Mesogea, La grande)
Memoria del vento (2002, TEA, Poeti del nostro tempo - 2005, Guanda, Fenice contemporanea)
Cento poesie d'amore (2003, Guanda, Fenice contemporanea)
Libro delle metamorfosi e della migrazione nelle regioni del giorno e della notte (2004,
Mondadori, Lo specchio)
In onore del chiaro e dello scuro (2005, Archivi del '900, A mano libera)
Alberi (2007, Manni Editori, quaderno in 999 copie numerate fuori commercio)
Ecco il mio nome (2008 Donzelli)
Singolare in forma di plurale (2014, Guanda, Poeti della fenice)
Saggistica[modifica | modifica wikitesto]
Introduzione alla poesia araba (1992, Marietti, Biblioteca arabo-islamica)
La preghiera e la spada (2002, Guanda, Biblioteca della fenice)
La musica della balena azzurra (2005, Guanda, Biblioteca della fenice)
Oceano nero (2006, Guanda, Biblioteca della fenice)
Beirut. La non-città (2007, Milano, Medusa Edizioni,
Violenza e Islam (2015, Guanda)
Teatro
Alberi adagiati sulla luce in: Adonis-Francesca Corrao -Giorgio Amitrano-Tiziano Scarpa,
Alberi adagiati sulla luce - Chie-Chan e io - L'inseguitore (2008, Feltrinelli)
Reportage fotografico[modifica | modifica wikitesto]
con Gianni Limonta: Oro incenso & Siria (2005, Mondadori, Illustrati)
Note
1 Les lauréats du Prix Méditerranée français Archiviato il 18 ottobre 2016 in Internet Archive.
2 Adonis, Nonino Distillatori S.p.A. - Premio Internazionale Nonino 1999. URL consultato il 17 agosto 2016 (archiviato il 16 luglio 2016).
3 Premio LericiPea -Tutti i vincitori, Associazione Lerici Pea. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2012).
4 Festival internazionale di poesia civile-Albo d'oro, Associazione Il Ponte. URL consultato il 4 febbraio 2004.
5(DE) Goethepreis: Preisträger
Giulia Napoleone
Adonis
Formato: mm. 350x250
Aleppo, secondo sole fatto di terra e pietra è un libro d’artista con venti poesie di Adonis segni e disegni a china di Giulia Napoleone.
La traduzione dei testi è di Francesca Corrao ed è tratta da Warrãq yabî ‘Katub al-nu gûm' (Un amanuense vende i libri delle stelle), Dãr al-Sãqi, 2007.
La grafia dei versi in arabo è di Adonis.
I testi sono stati stampati a mano dalla stamperia d’arte Il Bulino in Roma, su carta Hahnemühle di Dassel di gr. 300.
L’esergo di Eugenio Montale è tratto da “La bufera e altro”, Edizioni Mondadori, 1957.
L’edizione si compone di 35 esemplari (ogni esemplare è unico)
Ogni esemplare reca nel colophon la numerazione e firma degli autori.