Ernesto Porcari

Ernesto Porcari, nato a Norma (Latina) il 27 febbraio 1951, nei primi anni Settanta si trasferisce a Roma ove vive e lavora.
Il suo esordio artistico, da autodidatta, si manifesta nell’ambito pittorico. Nel 1979 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma: l’esperienza dell’incisione lo conduce, gradualmente, a svolte fondamentali nel suo percorso, collegate alla scoperta delle potenzialità e delle qualità del segno grafico.
L’assidua sperimentazione tecnico-materica, il continuo indagare sulla superficie e sulla tridimensionalità, il desiderio di ampliare le proprie modalità espressive fanno sì che forme e temi della sua ricerca approdino, sul nascere degli anni Novanta, alla scultura, subito connotata da una propria individualità e, poi, variamente caratterizzata nel tempo con originalità di mezzi e di concezione plastica.
Dalla metà degli anni Ottanta inizia la sua attività espositiva con mostre personali e con la partecipazione a rilevanti collettive.
Nel 1999 vince un concorso nazionale per la realizzazione di un’opera monumentale a Roma, mentre la Banca Nazionale del Lavoro acquisisce una sua scultura. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche quali, ad esempio, il Centro per la Scultura Contemporanea nella Torre Martiniana di Cagli, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, le Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea di Francoforte sul Meno, il MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea Matera, nel Palazzo Pomarici di Matera, il Museo Stauròs d’Arte Sacra di San Gabriele. Dal 2016 è Accademico di San Luca.

Biancamaria Frabotta

Biancamaria Frabotta (Roma, 11 giugno 1946) è una poetessa, scrittrice, giornalista, docente universitaria italiana.
Biancamaria Frabotta è nata a Roma, dove vive. Insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Roma "La Sapienza". Poetessa, autrice di un romanzo e di testi teatrali, ha al suo attivo una vasta produzione saggistica, tra cui va ricordata l'antologia Donne in poesia (Roma, Savelli, 1976), Letteratura al femminile (Bari, De Donato, 1980), Giorgio Caproni il poeta del disincanto (Roma, Officina edizioni, 1993) e L'estrema volontà (Roma, Giulio Perrone Editore, 2010). Collaboratrice di riviste, è stata redattrice di Orsa minore (dal 1981 al 1983) e di Poesia (dal 1989 al 1991). A lungo, ha scritto sul Manifesto. Femminista, ha militato nel PdUP e ha raccolto studi e interventi intorno al femminismo in due volumi (Femminismo e lotta di classe e La politica del femminismo).
Poesia
Affeminata, Rivalba-Torino, Geiger editore, 1976 (nota critica di Antonio Porta)
Il rumore bianco, Milano, Feltrinelli, 1982
Appunti di volo e altre poesie, Roma, La Cometa,1985
Controcanto al chiuso, Roma, Rossi & Spera Editori, 1991
La viandanza, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1995 (Premio Montale 1995)
High Tide, Dublin, Poetry Ireland LTD (versioni inglesi di poesie tratte da La viandanza)
Terra contigua, Roma, Empirìa,1999
La pianta del pane, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2003
Gli eterni lavori, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2005
I nuovi climi, Brunello, Stampa, 2007
Da mani mortali, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2012
Narrativa[modifica | modifica wikitesto]
Velocità di fuga, Trento, Reverdito Editore, 1989 (Premio Tropea 1989)
Quartetto per masse e voce sola, Roma, Donzelli editore, 2009
Teatro
Trittico dell'obbedienza, Palermo, Sellerio, 1996
Libri d'Arte
Controcanto al chiuso (monologo teatrale con due incisioni di Giulia Napoleone), Roma, Edizioni della Cometa, 1994
Ne resta uno (sedici haiku con sei incisioni di Giulia Napoleone), Firenze, Il Ponte, 199 Sopravvivenza del bianco (cartella, con sei maniere nere di Giulia Napoleone), Milano, Scheiwiller, 1997

Ernesto Porcari
Biancamaria Frabotta

Formato chiuso: mm. 210x210

La piega delle cose è un libro-oggetto racchiuso in un cofanetto con poesie inedite di Biancamaria Frabotta e una incisione originale di Ernesto Porcari.
L’incisione e i testi sono stati stampati sulle due facciate piegate secondo le regole di quel gioco che permette al fruitore di provare diverse combinazioni grazie all’interazione con l’opera. L’edizione è stata impressa dalla stamperia d’arte Il Bulino su carta Graphia della Cartiera Sicars di Catania.
Inoltre Ernesto Porcari è intervenuto a mano su ogni esemplare rendendolo unico.
L’edizione si compone di 45 esemplari:
35 esemplari contrassegnati con numeri arabi;
5 esemplari in numeri romani e cinque prove d’autore, per l’archivio.
Ogni esemplare reca la numerazione e le firme degli autori.