Carlo Lorenzetti

Carlo Lorenzetti nasce nel 1934 a Roma, dove vive e lavora. Inizia ad esporre nella seconda metà degli anni Cinquanta imponendo un sostanziale mutamento delle modalità di intendere il lavoro sulla tridimensionalità e sullo spazio. Egli sceglie quale mezzo della sua ricerca plastica la lastra metallica che, direttamente sbalzata, vive la terza dimensione contrastando ogni valenza di peso nelle invenzioni di forme a parete e a terra.
Da oltre cinquant'anni, scanditi dalla partecipazione alle più importanti esposizioni nazionali e internazionali e dall'attenzione della critica più avveduta, Lorenzetti svolge ed approfondisce la sua indagine attraverso un discorso che, con materiali diversi, tramuta la sapienza del fare in un'originale poetica della leggerezza con un insolito dialogo tra la forza dell'immaginazione e il rigore della composizione.
Nel 1962 è invitato all’esposizione di Spoleto “Scultura nella città”, quale scultore più giovane accanto ad Arp, Calder, Moore, Smith ed altri. Partecipa alle Biennali di Venezia (1970, 1972 con sala personale, 1976, 1986), alle Quadriennali di Roma (1965, 1973 con sala personale, 1986, 1999), a “Ferruzzi per l’arte”, un progetto di AAM Architettura Arte Moderna con “Elementi di condensazione della luce” per la volta del Palazzo delle Arti di Ravenna (1991), a rassegne in musei nazionali e internazionali (Montreal, New York, Milano, San Paolo del Brasile, Madrid, Colonia, Vienna, Cracovia, Lubiana, Budapest, Basilea, New Delhi, Tokyo, Bilbao, Buenos Aires, Mosca, Leningrado, Francoforte sul Meno, Osaka, Bruxelles etc.). Tiene mostre personali, anche antologiche, nella città di Anghiari (1972), nel Palazzo Comunale di Salò (1986), nel Palazzo dei Consoli di Gubbio (1986), nella Galleria Niccoli di Parma (1989), nella Galleria Civica di Modena (1992), nel Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara (1996), nel Castello di Pergine Valsugana (1998),
nella Galleria Fumagalli di Bergamo (2001) etc. Sue opere sono esposte in musei e in collezioni pubbliche sia in Italia che all’estero. Realizza, su commissione, grandi sculture in spazi pubblici. Riceve, come conferma della critica per il suo percorso artistico, riconoscimenti ufficiali quali il Premio Nazionale per la Giovane Scultura (1959) attribuito dalla GNAM (Galleria Nazionale di Arte Moderna) di Roma, il Premio Antonio Feltrinelli per la Scultura (1988) assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei, il Premio Presidente della Repubblica Italiana per la Scultura (2004) su designazione dell’Accademia Nazionale di San Luca, di cui è membro dal 1999 e Presidente nel biennio 2015-2016.

Marco Papa

Marco Papa è nato a Brindisi nel 1955. Vive a Roma.
Ha pubblicato due raccolte di poesie:
La pazienza (Empirìa, 1992) e Lente opaca (Il Bulino, 2000), oltre ad alcuni libri in prosa, fra i quali Le birre sonnambule (Aelia Lelia, 1986) e Le nozze (Theoria, 1990).
La poesia di Marco Papa vive del “non detto”. Un “non detto” che diventa lo strumento per sondare l’animo umano e i suoi bisogni, così come vengono evidenziati dalla divisione della raccolta in tre parti: la necessità del ricordo, della coscienza di sé, della comunicazione. I versi conducono il lettore in uno spazio, in cui la parola prende corpo ed occupa la mente.

Carlo Lorenzetti
Marco Papa

Formato: mm. 250x175

Lente opaca è un cofanetto che contiene poesie inedite di Marco Papa accompagnate con due incisioni originali di Carlo Lorenzetti.
Sono stati tirati 120 esemplari:
100 esemplari contrassegnate da numeri arabi;
20 esemplari contrassegnati da numeri romani, destinati agli autori.
Il volumetto è stato stampato dalla tipografia Sa.Pi Grafica su carta Murillo della Cartiera Fabriano di gr.190, per conto delle Edizioni Il Bulino.
Le incisioni di carlo Lorenzetti sono state tirate a mano sui torchi della stamperia d’arte Il Bulino in Roma su carta Graphia da 290 gr. della cartiera Sicars.
Del volumetto, privo delle incisioni di Carlo Lorenzetti, sono stati stampati 200 esemplari destinati al mercato librario.
Le incisioni recano il timbro a secco della stamperia, la numerazione e la firma dell’artista.