Enrico Pulsoni
Enrico Pulsoni è nato ad Avezzano nel 1956. Laureato in Architettura all’Università La Sapienza di Roma con Filiberto Menna su Schwittwers e il Merzbau di Hannover, è titolare della cattedra di Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Macerata. Nei primi anni Settanta, collabora con il gruppo teatrale Altro di Roma, realizzando spettacoli, ambientazioni spaziali. Al 19771978 risalgono le sue prime personali che si svolgono alla galleria Ferro di Cavallo di Roma e alla Galleria Artecentro di Milano. Nel 1980 Nello Ponente lo invita alla mostra 1960/80 linee della ricerca artistica in Italia. Nel corso degli anni Ottanta espone più volte nella galleria Il Segno (Roma), Spriano (Omega), Peccolo (Livorno), Tommaseo (Trieste), Emicla (Gaeta). Nel corso degli anni Novanta le sue mostre personali si svolgono alla Galleria la Panchetta (Bari), alla Galleria Michele Di Virgilio (Roma), alla Galleria Spriano (Omegna), al Kunstlerhaus Mousonturm (Frankfurt am Main).
Collabora alla scenografia dello spettacolo Anihccam di Lucia Latour che viene presentato a Rovereto, Parigi e Francoforte. Nel 1994 realizza i fondali di scena per lo spettacolo Naturalmente tua di Lucia Latour presentato a Villa Medici a Roma. Nel 1995 la sua prima importante esposizione di grafica, libri d'arte e gouaches che ha luogo al Leonhardi Museum di Dresda, con un testo in catalogo di Achille Perilli. Nel 1997 Jolanda Nigro Covre lo invita all'Università di Pescara nell'ambito di una ricognizione di artisti nati in Abruzzo. Collabora con Riviste d'arte «Arsenale», «Sottotraccia», «Opening») e realizza il video d'arte Rebus che viene presentato in diverse manifestazioni italiane ed estere. Nel 1998 presenta presso la galleria il Bulino di Roma Librido insieme a Bruno Conte e successivamente nella stessa galleria presenta Disegni e fusioni, disegni a penna e fusioni in alluminio e in ottone. Nel 2001 espone al Centro Mascarella di Bologna e la Banca Nazionale del Lavoro acquisisce una serie di sue sculture. Nello stesso anno Alessandro Gori di Prato gli commissiona il libro in tiratura limitata Paesaggiornaliero per i tipi di Morgana Edizioni di Firenze. Alla Lift Gallery di Roma realizza Quarti per quattro e un quadrato, libro-gravure in double-face con interventi di Vettor Pisani, Michele Marinaccio, Giuseppe Tabacco e la partecipazione del pubblico.
Dal 1991 affianca al suo interesse per la realizzazione di libri d'arte, sovente in copia unica, le Edizioni Cinquantunosettanta, libri calcografici o litografici che testimoniano, in maniera ironica e su piani di linguaggio diversi, i suoi rapporti personali ed artistici, con un numero di volta in volta crescente di coautori, esposti una prima volta nel 2000 presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. L'ultimo di questa serie, dal titolo Novena, termina nel 2002. È curatore artistico della Collana d'arte Duale edita da Il Bulino di Sergio Pandolfini.
Nel 2002 tiene un corso sul Libro d'arte dal quale scaturisce il poster-dispensa Libro d'arte – Appunti scritti a mano per libri da realizzare manualmente. Nello stesso anno realizza un grande pannello in ottone per l'Aula Magna del Nuovo Commissariato di Avezzano. Nel 2003 espone terre e disegni all'Accademia d'Egitto di Roma e gli ottoni all'ISA/Magazzini del porto Fluviale di Roma. Nel 2004 Il Centro dell'Incisione e della Grafica d'arte di Formello presenta le sue Edizioni Cinquantunosettanta. A Castelli espone il suo lavoro in terracotta e in ottone dal titolo Ritmo bianco e rosso. Nel 2005 presenta Biancoeottone nello spazio romano TRAleVOLTE. Presepe Fiore, opera in terra bianca e rossa di tre metri di diametro, viene presentata a Matera nella Chiesa rupestre della Madonna delle Virtù. In seguito Presepe Fiore è esposto nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e nella Cripta del Duomo di Orvieto. Sta lavorando attualmente ad un progetto in progress, VOLTItraVOLTI (un migliaio di volti disegnati con la penna biro, custoditi in una scatola) sul tema della identità. A fianco di VOLTItraVOLTI ha lavorato Gianmaria Nerli scrivendo 34 storie ispirate da essi, e ne è uscito un libro edito dalla Galleria Michelangelo di Roma. Nel 2007 espone a Meeting di Gianni Frezzato a Venezia Mestre e cura Fogli di Formello per il Centro dell'incisione della grafica d'arte di Formello. Pubblica per l'editore Empiria Nuvole Barbare una trascrizione e illustrazione di testi inediti di Pietro Tripodo con una nota di Emanuele Trevi. Il suo lavoro è attualmente concentrato su due opere Mortis Humana Via, una rivisitazione della Via Crucis, e FINALE, DIPARTITA calcioperetta, una visione melanconica dello sport più popolare d'Italia nelle zone più popolari delle nostre città.
Domenico Vuoto
Domenico Vuoto è nato nel 1941 in Calabria. Qui, ha frequentato le scuole fino alla maturità classica. Nel 1960 si è trasferito a Roma dove, equivocando tra i precetti della scienza combinatoria e le suggestioni dell’alchimia, si è iscritto alla facoltà di Chimica, che ha abbandonato dopo appena qualche mese.
Passato nel 1961 alla facoltà di Lettere della Sapienza si è laureato con una tesi sul cinema. Ha insegnato per vivere materie letterarie in un ginnasio romano fino al giugno del 2005.
È dal 1970 che ha iniziato a scrivere racconti e aforismi, collaborando contemporaneamente, per alcuni anni, ai programmi radiofonici della Terza rete. Suoi racconti e saggi sono usciti in antologie e riviste, come «Paragone» e «Arsenale»; di quest’ultima è stato redattore dal 1985 al 1987.
È autore di sei libri: Storie innaturali, un volume miscellaneo di racconti e prose aforistiche, accompagnato con disegni di Enrico Pulsoni, L’altro sguardo, che comprende sei racconti, con disegni di Giulia Napoleone, Il libro dei turbamenti, Manni, Lecce 2005, Pensieri di passo, Il Labirinto, Roma, 2010, Variazioni sul noto sentimento, Palomar, 2010, Nessuna direzione, Il Labirinto, Roma, 2014, Biografia implicita, Il Labirinto, Roma, 2016.
Prose
Storie innaturali, Il Labirinto, Roma 1986.
L’altro sguardo, Edizioni Il Bulino, Roma 2001.
Il libro dei turbamenti, Manni, Lecce 2005.
Pensieri di passo, Il Labirinto, Roma, 2010.
Variazioni sul noto sentimento, Palomar, 2010.
Forme d'ombra, Il Bulino, 2013.
Mio nemico, Createspace, 2013.
Nessuna direzione, Il Labirinto, Roma, 2014.
Biografia implicita, Il Labirinto, Roma, 2016.
Enrico Pulsoni
Domenico Vuoto
Formato: mm. 250x175
L’altro sguardo è un cofanetto con un racconto inedito di Domenico Vuoto, accompagnato da due incisioni e xilografie di Enrico Pulsoni.
Del volumetto sono stati tirati 120 esemplari:
cento copie contrassegnate da numeri arabi;
20 esemplari contrassegnate da cifre romane, destinati agli autori.
Il volumetto è stato stampato su carta Murillo della Cartiera Fabriano di gr.190, dalla tipografia Sa. Pi s.n.c. per conto delle Edizioni Il Bulino.
Le incisioni di Enrico Pulsoni sono state tirate a mano sui torchi della stamperia d’arte Il Bulino in Roma su carta Veline-Arches di gr. 300.
Le incisioni recano il timbro a secco della stamperia, la numerazione e la firma dell’artista.