Sandro De Alexandris

nato a Torino il 31 dicembre 1939, vive a Torino dove ha compiuto gli studi, completandoli con soggiorni e viaggi a Parigi, Amsterdam, Monaco, ecc. Dai primi anni ’60 ha rivolto la propria attenzione a quei procedimenti del linguaggio pittorico che evidenziano l’autoriflessività e l’analiticità propria dell’astrazione radicale. Pittura che interroga la pittura, lettura del fenomeno visivo e riflessione sulla dimensione mentale dell’immagine, sui mezzi e i materiali attraverso cui si sviluppa, sul suo formarsi. Pittura che si interroga privilegiando la visione interiore, le seduzioni del colore e della luce.
La prima mostra personale è del 1963. Nel 1964 realizza le carte bianche, ricerca di modulazione graduata di spazi bidimensionali. Il ciclo “Misure di spazio” è esposto a Monaco nel 1967.
Tra il 1966 e il 1969 progetta e realizza il ciclo di lavoro “TS”. Superfici a spessore spostato e slittamenti dei piani, attraverso cui definire spazi di concentrazioni visive, dimensionatori ambientali, per la cui realizzazione adotta operatività tecniche extramediali.
Degli stessi anni sono le superfici a spessori minimi e articolazioni orizzontali/ortogonali, attraverso cui si attua un marcato abbassamento percettivo, che troverà il suo naturale sviluppo nel ciclo “t/n”, 1974/79, superfici graffiate e articolate sistematicamente secondo un andamento verticale, in cui l’abbassamento percettivo è condotto alle conseguenze ultime.
Nel 1981 realizza i trittici, superfici tripartite in cui all’abbassamento percettivo delle superfici graffiate si uniscono, in rapporto di tensione/contrapposizione, campi di trasparenze cromatiche.
Dal 1982 le tavole con sovrapposizioni e stratificazioni di superfici a caduta, carte e tele organicamente disposte per scansioni, contrapposizioni, consonanze cromatiche, trasparenze. Teatro del farsi della pittura.
Dai primi anni ’90 il ciclo di lavoro sulla soglia della pittura. Apparizione e sparizione della luce e del colore, pittura che recita e cerca la pittura.
Il suo lavoro è stato esposto e divulgato in numerose esposizioni in Gallerie e Musei di città italiane ed europee: Torino, Milano, Roma, Parigi, Zurigo, Colonia, Monaco, Francoforte, Genova, Bologna, Trieste, Graz, Basilea, Berna, Losanna, Londra, Philadelphia, Mainz, Coblenza, Hannover, ecc.
Vasta anche la letteratura critica che riguarda il suo lavoro, per la quale si rimanda alle monografie riassuntive di: